Esistono diverse forme di lombalgia che non sono semplici mal di schiena. Quando questo dolore si mantiene e dura per un periodo di almeno 3-6 mesi senza interruzione, ci troviamo di fronte alla lombalgia cronica che interessa una porzione non indifferente della popolazione. I periodi in cui si soffre di mal di schiena possono essere, quindi, intervallati da periodi in cui il dolore dà tregua, ma il risultato è lo stesso e il problema non può dirsi risolto.
La lombalgia cronica riguarda circa il 5% dei casi di pazienti affetti da lombalgia acuta e colpisce il 4% dell’intera popolazione. Non è più un semplice mal di schiena ma ci troviamo di fronte a una lesione iniziale o dei muscoli, delle vertebre, o delle articolazioni. Lo stress, mancanza di esercizio fisico, uno stile di vita sedentario accompagnato da posture scorrette sono alcune delle cause principali all’origine del dolore cronico nella regione lombare.
Quando il dolore alla schiena si prolunga significa che la lombalgia si sta cronicizzando. Per curare al meglio la lombalgia cronica è indispensabile agire sulle cause scatenanti che abbiamo elencato ed è necessario avvalersi di un approccio di trattamento multidisciplinare, coinvolgendo differenti figure professionali come il neurochirurgo, il fisioterapista o lo psicologo.
Nella maggior parte dei casi il trattamento iniziale è di tipo farmacologico per la gestione del dolore. L’approccio conservativo si basa sulle tecniche manuali e propone una rieducazione motoria e posturale attraverso ginnastica specifica. È importante insegnare una corretta gestione della colonna e ottenere un buon allenamento funzionale per svolgere le attività quotidiane. Inoltre, è necessario ridurre l’importanza dei fattori di rischio individuali, i quali possono condizionare l’esito della terapia.
Il trattamento della lombalgia cronica può richiedere approcci diversi a seconda della causa scatenante del mal di schiena. Nei casi più seri potrebbe essere necessario sottoporsi a interventi di tipo chirurgico.