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Il piede cavo

Il piede cavo è una malformazione del piede, caratterizzata da un’accentuata arcata plantare, da varismo del retropiede e da un abbassamento del primo metatarso con la griffe di tutte le dita.

Bisogna ricordare che in natura il piede ha bisogno di essere cavo e piatto. Questo è ben spiegabile attraverso le fasi del passo: infatti il piede, in appoggio, diventa una sorta di ammortizzatore, diventando piatto, mentre per permettere la fase di spinta, si trasforma in una leva rigida, diventando cavo.

Le cause del piede cavo possono essere di tipo:

  • scheletriche
  • neurologiche
  • post-traumatiche

Nel primo caso, le cause possono essere molteplici.

Il piede cavo neurologico, invece, può essere congenito o acquisito e rappresenta circa il 70% dei casi. Deriva da squilibri muscolari causati da patologie neurologiche (a volte ereditarie), come la malattia di Charcot-Marie-Tooth, lesioni midollari e delle radici spinali.

Capita spesso che chi ha subito traumi al piede o alla caviglia possa sviluppare il piede cavo di tipo post-traumatico, vedendo una riduzione del movimento delle articolazioni, avvertendo un’asimmetria tra gli arti, verificabile attraverso un differente consumo delle calzature.

La sintomatologia varia da paziente a paziente. L’intero piede può far male quando ci si trova in posizione eretta per molto tempo, perché i piedi cavi tendono ad essere più rigidi e non sopportano la pressione.
Inoltre, il piede cavo può far sì che alcune persone si storcano le caviglie con più facilità oppure che provino intorpidimento a causa dello sfregamento della pelle contro le scarpe.

La terapia di tipo conservativo non sempre risulta efficace per il paziente nel trattamento del piede cavo. Tuttavia, in alcuni casi può rappresentare una terapia di successo. Bisogna ricordare che rappresenta un rimedio per alleviare la sintomatologia ma non costituisce una vera e propria cura. Gli esercizi di stretching e potenziamento per tutti i muscoli della gamba possono essere utili, insieme all’utilizzo di calzature adatte al piede cavo, per garantire una migliore distribuzione del peso corporeo. Il terapista può aiutare, inoltre, il paziente a migliorare la tecnica di camminata, attraverso esercizi mirati.

Gli obiettivi della chirurgia sono quelli di correggere la deformità, alleviare la sensazione dolorosa, cercare di preservare la caviglia da distorsioni e migliorare l’appoggio al suolo dei piedi.

Tuttavia, si può provare a prevenire questo tipo di patologia, scegliendo una calzatura comoda, praticare attività fisica per rafforzare la muscolatura.

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