Perché siamo contrari alle prescrizioni 12+12?
L’esperienza ci ha insegnato che l’approccio terapeutico, per essere efficace, deve variare da caso a caso. Tutti i pazienti non sono uguali, così come il processo di guarigione dalle varie patologie.
Ogni persona ha la sua storia clinica. Durante la prima visita nel nostro centro, diamo grande importanza all’ascolto. L’aspetto empatico gioca un ruolo fondamentale nell’iter riabilitativo e nel percorso terapeutico. Il primo approccio col paziente è fondamentale per conoscere meglio il suo background e la concatenazione di cause che hanno portato alla comparsa della patologia. La sintomatologia è certamente un elemento importante, ma ancora più necessario è comprendere la sua origine.
Bisogna ricordare che la stessa patologia può essere scatenata da diversi fattori. Proprio per questo motivo, la cura non deve essere necessariamente la stessa. Il nostro team di terapisti ha un approccio multidisciplinare a qualsiasi tipo di problematica. Alcune volte, un problema può essere risolto grazie a un lavoro di squadra, dove professionisti di diverse discipline collaborano per raggiungere meglio gli obiettivi.
Nel processo di cura, un grande ruolo è giocato dal paziente stesso che verrà accompagnato dal terapista e aiutato a rieducare completamente il suo organismo. Il nostro corpo è un meccanismo complesso che si regge su un equilibrio in continua evoluzione. Basta davvero poco a renderlo precario.
La costruzione del percorso terapeutico è un passaggio molto delicato. L’idea di affrontare un percorso lungo e costoso può rappresentare un grande ostacolo per il paziente. Bisogna abbandonare tutti quei protocolli rigidi, fatti di schemi prestabiliti che ignorano tutti i bisogni del paziente. Il terapista diventa un vero e proprio punto di riferimento durante il percorso terapeutico, che è a tutti gli effetti personalizzato, tenendo in considerazione tutte le esigenze del paziente.